tratto da "i miei ricordi"
Ammiravo il bellissimo castello di Schoenbrunn, nella Vienna imbiancata dalla neve di dicembre. Eravamo in tanti, attenti nell’ascoltare la guida austriaca che orgogliosa raccontava la storia del castello e dei personaggi che lo avevano abitato. Poco distante dal gruppo, c’era una bella signora bionda, intenta ad ammirare con molta più attenzione degli altri la delicatezza degli stucchi, i quadri dei grandi pittori ed i mobili d’epoca che ornavano le sale. Poi ad un tratto non la vidi più. Quando avevo perso ogni speranza di incontrarla, la vidi seduta al bar del Castello. Mi avvicinai e le chiesi se potevo dividere con lei il tavolo per una colazione. Con un sorriso acconsentì alla mia richiesta. Mi sedetti e mi presentai: “Mi chiamo Elio e vengo dalla Sicilia”. “Io sono Helen”, mi rispose in un italiano quasi perfetto, “vengo da Berlino e adoro la Sicilia”. Dal complimento che fece alla mia terra, mi sentii gratificato per esservi nato. “Sono stata molte volte in Sicilia”, continuò Helen, “l’ultima volta il mese scorso, a Piazza Armerina. Ho ancora davanti agli occhi la grandezza dello spettacolo che circonda la Villa del Casale. La bellezza del dettaglio nei mosaici che ricoprono i pavimenti della Villa con le scene di caccia, la corsa delle quadriglie del Circo Massimo di Roma e la stanza delle ragazze in bikini ne fanno un luogo incantevole, il cui pensiero mi dà ancora oggi la sensazione di viverne il tempo”. Io l’ascoltavo senza interromperla. E lei ancora: “Vedi, se una persona conosce la Sicilia, capire il mondo diventa più facile. La tua terra è come uno scrigno che racchiude la storia dell’umanità, dove le emozioni prendono un posto d’onore nei ritmi dell’anima. Ma perché ripeto a te queste cose? Chissà quante volte avrai provato le mie stesse emozioni vivendo in Sicilia”. Mentre la bella signora parlava, io facevo un timido assenso bugiardo con il capo e dentro di me l’unica sensazione che provavo era di vergogna per non aver mai visto quei luoghi da lei tanto decantati, per non essermi mai fermato mentre rincorrevo località lontane, come se la lontananza mi desse più conoscenza e più cultura. Dopo l’incontro con la bella signora tedesca, al mio ritorno in Sicilia, il primo pensiero fu quello di mettermi in macchina e di colmare la mia grande lacuna, fare il giro dell’isola. Iniziai con l’itinerario Fenicio – Punico e quello Greco – Romano e poi continuai fino a scoprire paesi sperduti, belli e affascinanti, spiagge meravigliose che, insieme alla Sicilia famosa, racchiudono come in un tabernacolo la storia del mondo. Fino a quella volta credevo che il bello stesse lontano, invece l’ho trovato dietro l’angolo di casa mia. - Slide tratta da "donne in bikini" villa del casale di Piazza Armerina
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Coronavirus, superate le 4mila vittime. In un giorno 627 morti
Superate le 4mila vittime in Italia per coronavirus. Sono 4.032 i morti, con un incremento rispetto a mercoledì di 627. E' il maggior incremento dall'inizio dell'emergenza. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l'aumento era stato di 427. Sono 5.129 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 689 in più di ieri. Ieri il dato giornaliero sui guariti era di 415. Sono complessivamente 37.860 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.670. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 47.021. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Sono complessivamente 37.860 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.670. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 47.021. "A noi - prosegue Borrelli - non risultano difficoltà nelle terapie intensive. E' evidente che ci siano attività impegnative e sostenute, che tutti i medici siano occupati e si lavori in modo sostenuto, ma a noi non risultano difficoltà. Quando gli ospedali devono alleggerirsi, fanno ricorso alla Cross e fino ad ora tutte le richieste alla Cross sono state accolte. La Cross ha sempre funzionato e ce lo dice anche la Lombardia. Quando è partita l'emergenza, avevamo 5.400 posti nelle terapie intensive, oggi siamo intorno agli 8mila e stanno ancora crescendo e stanno aumentando anche i posti in pneumatologia e nei reparti specializzati. C'è tutta un'attività di potenziamento - ha proseguito - che è stata messa in atto" dalle Regioni e dal governo. Non sapremo mai quando sarà il picco, dicono gli esperti: si parlava ragionevolmente della settimana prossima o successiva, ma non c'è un dato scientifico. Ci sono tendenze o valutazioni. Le misure finora hanno dato risultati: il numero di persone positive è frutto della circolazione del virus precedente alla stretta e ci auguriamo che con misure attuali e che saranno prese ci permetteranno di fermare l'epidemia". "Smentisco seccamente che il dipartimento di Protezione civile - ci ha tenuto a sottolineare Borrelli - si starebbe preparando per dichiarare le condizioni di biocontenimento su tutto il territorio nazionale da metà aprile. E' una fake news che circola, queste false notizie vanno punite, chi le mette in rete deve essere punito: sono destituite di ogni fondamento e sono anche allarmistiche". Roberto Bernabei, specialista in geratria del Comitato tecnico scientifico, ha specificato che "la fine delle misure di contenimento del coronavirus estesa fino all'estate? Non lo so, tutto è possibile, ancora non lo sappiamo. Finchè non avremo una valutazione del picco della pandemia non possiamo fare questi calcoli ulteriori".
Coronavirus, raccomandazioni per le persone in isolamento domiciliare
1. La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve stare lontana dagli altri familiari, se possibile, in una stanza singola ben ventilata e non deve ricevere visite.
2. Chi l’assiste deve essere in buona salute e non avere malattie che lo mettano a rischio se contagiato.
3. I membri della famiglia devono soggiornare in altre stanze o, se non è possibile, mantenere una distanza di almeno 1 metro dalla persona malata e dormire in un letto diverso.
4. Chi assiste il malato deve indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza. Se la maschera è bagnata o sporca per secrezioni è necessario sostituirla immediatamente e lavarsi le mani dopo averla rimossa.
5. Le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono sporche.
6. Le mani vanno asciugate utilizzando asciugamani di carta usa e getta. Se ciò non è possibile, utilizzare asciugamani riservati e sostituirli quando sono bagnati.
7. Chi assiste il malato deve coprire la bocca e il naso quando tossisce o starnutisce utilizzando fazzoletti possibilmente monouso o il gomito piegato, quindi deve lavarsi le mani.
8. Se non si utilizzano fazzoletti monouso, lavare i fazzoletti in tessuto utilizzando sapone o normale detergente con acqua.9. Evitare il contatto diretto con i fluidi corporei, in particolare le secrezioni orali o respiratorie, feci e urine utilizzando guanti monouso.
10. Utilizzare contenitori con apertura a pedale dotati di doppio sacchetto, posizionati all’interno della stanza del malato, per gettare guanti, fazzoletti, maschere e altri rifiuti.
11. Nel caso di isolamento domiciliare va sospesa la raccolta differenziata per evitare l’accumulo di materiali potenzialmente pericolosi che vanno invece eliminati nel bidone dell’indifferenziata.
12. Mettere la biancheria contaminata in un sacchetto dedicato alla biancheria sporca indossando i guanti. Non agitare la biancheria sporca ed evitare il contatto diretto con pelle e indumenti.
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Diabete, alcuni batteri intestinali potrebbero favorirlo
Alcuni batteri intestinali potrebbero avere un ruolo nello sviluppo del diabete di tipo 2.
Infatti, in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Metabolism, è emerso che nel fegato, nel sangue e nel tessuto adiposo di pazienti diabetici sono presenti batteri diversi da quelli presenti in persone senza la malattia.
Lo studio è stato condotto presso l'Università di Laval in Canada ed ha coinvolto 40 soggetti obesi operati con chirurgia bariatrica, 20 dei quali erano anche diabetici.
Gli esperti hanno studiato campioni di tessuto adiposo, di fegato e sangue dei 40 pazienti ed hanno visto che gli obesi che soffrivano anche di diabete presentavano maggiori quantità di alcuni specifici batteri in sangue e tessuti adiposo ed epatico, non presenti negli obesi senza diabete.
Secondo gli esperti si tratta di batteri intestinali 'sfuggiti' passando attraverso la parete intestinale che in molti obesi è eccessivamente permeabile.
"La nostra ipotesi - spiegano gli autori del lavoro - è che batteri viventi e frammenti batterici attraversino la parete dell'intestino e inducano processi infiammatori che finiscono per disturbare il corretto funzionamento dell'ormone insulina, che regola lo zucchero nel sangue".
Uno dei prossimi obiettivi, concludono gli autori, sarà vedere se certi batteri patologici presenti nei tessuti dei diabetici possano provocare la malattia anche in animali e vedere se, al contrario, batteri buoni in questi tessuti possano essere usati per prevenire la malattia. Se così fosse si potrebbe sviluppare una nuova linea di probiotici per terapie contro il diabete, concludono.
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